Sicurezza nel trasporto pubblico e biglietti falsi: cambiamo approccio agli abbonamenti

18 Giugno 2025

I ragazzi con i biglietti falsi sull’autobus e sicurezza. Forse è tempo di riflettere e cambiare metodo: guardiamo la misura “Saltasù” in Emilia-Romagna

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Allarme biglietti falsi sugli autobus tra i ragazzi. È giusto aumentare i controlli ma è necessario interrogarsi sulla problematica come cartina tornasole di un disagio crescente: l’aumento delle difficoltà economiche delle famiglie.

Un tema che si ripresenterà puntuale a settembre con l’avvio dell’anno scolastico e i rincari per andare a scuola, dove, tra le tante voci ci sarà anche il costo dell’abbonamento al TPL.

Sono anni che la nostra regione si vanta dell’agevolazione al 50% sugli abbonamenti annuali scolastici (10 mesi anticipati tutti dalle famiglie tra settembre e ottobre), senza differenziazione sull’ISEE. Agevolazioni sul mensile non ne sono previste. Lo scorso anno, per gli abbonamenti annuali dei miei figli, comprensivi dell’agevolazione, ho pagato 481 euro a settembre. Sono soldi che tutti possono pagare in un’unica tranche a settembre, insieme a i libri e al materiale scolastico? Diciamolo chiaramente, NO! Può pagare chi è già nelle condizioni di pagare.

Forse è tempo di guardare a un’altra strada per l’erogazione degli abbonamenti in modo da favorire la diffusione degli stessi e abbassare le soglie di conflittualità. Perché la contestazione del biglietto è un’occasione di conflittualità che, prima di tutto, è a scapito della sicurezza degli autisti per cui si mettono risorse economiche per gli steward a bordo dei mezzi.

La proposta alternativa è di guardare ad altre realtà amministrative come l’Emilia-Romagna che ha adottato il progetto “Saltasuper la diffusione gratuita degli abbonamenti al trasporto pubblico. In cosa consiste? Le famiglie dei ragazzi tra i 14 e 19 anni che non superano i 30.000 euro di ISEE possono usufruire dell’abbonamento gratuito al trasporto pubblico previa presentazione della domanda. La misura costa alla Regione Emilia-Romagna circa 30 milioni  e coinvolge tra gli 80/90.000 studenti in tutta la regione per la fascia 14-19.

Numeri che fanno riflettere e che hanno due benefici: aumentare l’accessibilità e la fiducia verso il trasporto pubblico, riducendo le disuguagliane nei ragazzi, tra chi può e chi non può pagare i biglietti. In una regione vecchia, con il crollo della natalità, ogni tanto si può anche scegliere di investire sui ragazzi.

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