reintroduzione delle province in FVG. Quale futuro per il personale del comune di Pordenone? Un’interrogazione per il confronto. 

26 Ottobre 2024

24.10.2024 Pirotta (PD): reintroduzione delle province in FVG. Quale futuro per il personale del comune di Pordenone? Un’interrogazione per il confronto. 

Con il passaggio di approvazione alla Camera dei Deputati (150 voti favorevoli, 91 contrari e 15 astenuti), ieri si è avuto il primo atto formale per il ripristino delle province in Friuli-Venezia Giulia, abolite con Legge regionale 9 dicembre 2016, n. 20 con votazione unanime di tutte le forze politiche.

Un tripudio di gioia della destra, da FdI alla Lega, che a me hanno lasciato alcune domande, una tra tutte è: “quale futuro attende il personale del Comune di Pordenone?”

Mi spiego meglio: con la dismissione dell’ente provincia il personale tecnico amministrativo dell’ente era stato ricollocato in regione e una buona parte nel comune di Pordenone. Questo ha avuto senz’altro dei benefici sul livello qualitativo del personale e quindi sulla capacità di intercettare bandi e finanziamenti. A prova di questo è la capacità di intercettare 130 milioni di euro per le opere pubbliche.

Ora, con il futuro ripristino della provincia, il comune di Pordenone ha qualche rischio di svuotarsi delle competenze tecniche di cui si è avvalso fino ad ora?  Se così fosse, sarebbe un’ulteriore rogna da gestire per il futuro successore di Alessandro Ciriani, oggi eurodeputato, ma fino a poco fa Sindaco nonché ultimo presidente eletto della Provincia di Pordenone. Le prospettive non sono rosee, anche per un’asimmetria di informazioni tra maggioranza e opposizione. Un futuro senza soldi, per il ripristino del patto di stabilità, e senza personale.

Certo, si possono fare i concorsi pubblici, ma l’esperienza del capitale umano è un valore non facilmente ricambiabile nel breve termine. Sarà un problema da collegare al calo demografico, alla minor attrattività del posto fisso nel settore pubblico, e alla scarsa disponibilità di alloggi sul nostro territorio per intercettare persone “anche da fuori”.

Io preferisco pormi il problema adesso e fare una domanda in Consiglio Comunale, anche per un confronto costruttivo sulle prospettive future, piuttosto che fare lo struzzo e tenermi i dubbi.

Credo che le buone riforme siano quelle fatte con la collaborazione di tutte le parti politiche. Forse più che brindare alla reintroduzione delle province dovremmo interrogarci sulla riforma degli enti locali.

Le province non hanno cessato di esistere in altre regioni, ma stanno funzionando? Quali competenze servono per affrontare le sfide di domani? Abbiamo qualche certezza che la provincia di Pordenone sia reintrodotta esattamente come prima?

Io spero che questa interrogazione sia l’occasione per aprire una riflessione serena da parte di tutti.