Pordenone una città per tutti a misura di famiglie. L’importanza dell’albo delle baby sitter.
Nella nostra regione 1 donna su 5 rinuncia alla maternità per non rinunciare al lavoro o a possibilità di carriera. I primi 3 anni di vita, per chiunque abbia avuto almeno un figlio, sono i più complicati nella gestione degli equilibri famigliari, lavorativi e sociali, ma è molto importante che le donne, più istruite, più preparate, siano messe nelle condizioni di conservare il posto di lavoro.
Gli asili nido possono essere un aiuto, ma non bastano, considerando come sono cambiate nel tempo le famiglie: più sole, più povere e senza il welfare nonni.
Oggi Pordenone ha una copertura nido del 30%. Nel programma ci siamo dati l’obbiettivo strategico di arrivare al 50% dei posti nido, ma questi numeri non sono in grado di soddisfare la domanda di aiuto famigliare. È difficile trovare personale qualificato a cui le donne possono affidare con fiducia i loro figli senza dover rinunciare al posto di lavoro, o a dover ripiegare su un part-time perché difficile, se non impossibile, conciliare vita famigliare e lavoro.
Per questo, nei punti programmatici, proponiamo l’albo comunale delle baby-sitter assieme a dei bonus per l’assistenza domiciliare all’infanzia per le famiglie a basso reddito: un albo per facilitare l’incontro di domanda e offerta qualificato, stante che abbiamo anche associazioni sul territorio attive nella formazione di personale preparato per la prima infanzia.
La baby sitter è un servizio che oggi può fare la differenza nella conservazione del posto di lavoro e quindi, nella tutela dell’indipendenza economica della donna e allontanare lo spettro della povertà.
Spesso le donne faticano a lasciare famiglie tossiche e violente perché prive di un’autonomia economica. Ma anche la scelta di un part-time, nel tempo, rende meno indipendenti le donne e più povere, soprattutto quando arriva l’età pensionabile. Se lavori meno ore, versi meno contributi e percepisci una pensione più bassa. Una pensione minima. Che qualità della vita attende una donna sola e anziana con una pensione di 600 euro?
Pensiamo quindi a tutelare l’indipendenza delle donne oggi, per tutelare l’invecchiamento dignitoso di tutti domani. Anche questo significa investire nel welfare territoriale, investire nella natalità. Una donna serena permette la crescita serena dei propri figli, gli adulti di domani.
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