Parcheggi disabili e nuovo padiglione polifunzionale in piazza Maestri del Lavoro: entriamo nel merito rilevando che l’assessore al PNRR non c’era
Dopo la polemica sulla discussione dell’interrogazione 25/2024 alle 23:30 di lunedì 22 luglio relativa al parcheggio disabili in piazza Maestri del Lavoro, decido di tornare nel merito dell’interrogazione per rilevare le debolezze della pianificazione in una città che si candida a Capitale della Cultura 2027.
Prima dell’intervento di riqualificazione della piazza, esistevano due stalli disabili proprio su piazza maestri del Lavoro, davanti all’ingresso di Cinemazero. Questi due stalli erano funzionali al cinema e alla scuola Leopardi Majorana. Con la realizzazione del centro polifunzionale, finanziato da fondi PNRR, i due parcheggi sono scomparsi e dove sono stati messi? L’interrogazione 25/2024, depositata il 18.03.2024 (ascoltala qui) voleva far luce su questo aspetto della pianificazione, che a marzo era tutt’altro che chiaro visto che gli unici stalli per disabili, 4 mesi fa, erano solo su Piazza del Popolo, ossia al di là degli edifici pubblici interessati, oltre una pista ciclabile, oltre una carreggiata, oltre un marciapiede. Praticamente un percorso ad ostacoli!
Il progetto del nuovo padiglione polifunzionale su Piazza Maestri del Lavoro, finanziato con fondi PNRR, quando è stato presentato per la prima volta in commissione urbanistica, aveva il merito di pedonalizzare la piazza e facilitare l’ingresso a Cinemazero con due rampe. Peccato però che i parcheggi per i disabili, ad eccezione di uno che verrà posizionato all’incrocio di via Gozzi, sono tutti lontani da quelle rampe e in posizioni discutibili.
Abbiamo due parcheggi su piazza del Popolo, uno al servizio della Prefettura, un secondo forse utile al Cinema e alla scuola, ma con un percorso tutt’altro che semplice, considerando che deve attraversare un marciapiede, una carreggiata, una pista ciclabile e un altro marciapiede per arrivare alle rampe.
C’è poi un parcheggio disabili all’inizio di via Matteotti, all’altezza della profumeria, che sarà al servizio delle attività commerciali e del futuro polo Young. E poi c’è il parcheggio disabili a ridosso dell’attraversamento pedonale, incrocio via Matteotti e Piazza del Popolo che è un capolavoro: dovrebbe essere quello più vicino al cinema peccato che, una volta attraversata la strada, ci siano le scale! Per arrivare alla rampa dovrebbe percorrere tutto il marciapiede su piazza Maestri del Lavoro e doppiare il percorso con la rampa.

La normativa in materia di barriere architettoniche è molto chiara sulla progettazione dei posti disabili e l’accessibilità dei poli culturali. Il Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236 , all’art.5 comma 2 Prevede che “nelle sale e nei luoghi per riunioni e spettacoli, almeno una zona deve essere agevolmente raggiungibile, anche dalle persone con ridotta o impedita capacità motoria, mediante un percorso continuo in piano o raccordato con rampe, ovvero mediante ascensore o altri mezzi di sollevamento”

Leggendo la norma, scopriamo quindi che solo il futuro stallo di via Gozzi risponderà pienamente ai requisiti del decreto. Un unico stallo al servizio del cinema e della scuola, forse un po’ pochino per una città che si candida capitale della cultura 2027.
Gli stalli per i disabili, ripeto, non sono un capriccio o un plus. Sono una necessità e un diritto per le tante famiglie che si trovano ogni giorno in salita. Una corretta pianificazione permetterebbe a Pordenone di candidarsi a capitale della cultura inclusiva, ha tutte le carte in regola per farlo.
A me spiace che questa interrogazione, prevista da capigruppo del 15.07 nella prima ora di consiglio comunale del 22 luglio (prima delle delibere) sia slittata alle 23.30 per effetto della mozione d’ordine del Consigliere Ribetti (assente nella capigruppo del 15 luglio e delegante il consigliere Drigo della lista Pordenone Cambia). Alle 23.30 molti consiglieri avevano già chiuso le borse o lasciato l’aula. Tra questi anche il neo assessore al PNRR Alessandro Ciriani, che giustamente aveva l’aereo presto per l’europarlamento. Peccato però che questa interrogazione fosse di progettazione urbanistica su un’opera PNRR, quindi di sua competenza. Errore o disattenzione?
Ci tengo a ricordare che Pordenone è apripista e fiore all’occhiello per la cultura dell’inclusione, e l’evento tenuto il 2 luglio a Pordenone dalla consulta regionale per i disabili ne è l’esempio. Io, ieri, nella discussione dell’interrogazione ho fatto una proposta: che in commissione urbanistica, quando si discutono i progetti relativi alla pianificazione urbanistica e alle opere pubbliche, ci sia sempre una rappresentanza della consulta per i disabili. Sarebbe un occhio critico e importante nella pianificazione della città per renderla davvero inclusiva e accessibile.

Consigliera comunale
Dr.ssa Irene Pirotta
PS: di seguito allego il verbale della capigruppo del 15 luglio 2024 e l’integrazione sulla delibera relativa all’assegnazione delle deleghe al PNRR da conferire all’Assessore Eurodeputato Alessandro Ciriani. Integrazione che è pervenuta venerdì 19 luglio 2024