Polo Universitario al Gino Valle Center: serve un masterplan

16 Febbraio 2024

Interrogazione sul Bronx. Il sindaco illustra il nuovo polo universitario nel centro Gino Valle ma non risponde all’esigenza del master plan.

Esempio di Masterplan: Porta Romana Milano

Lunedì 12 febbraio il Sindaco ha risposto all’interrogazione sul futuro del Centro Direzionale Galvani, un’interrogazione nata per fare chiarezza su un progetto importante che potrebbe essere l’occasione per ricucire il rapporto tra la città e il Bronx.

Ma cosa avevamo chiesto?

  • Avere un’illustrazione del percorso seguito fino ad oggi nella maturazione dell’idea, coinvolgimento degli stakeholders e intercettazione dei fondi;
  • Conoscere gli obiettivi che l’amministrazione si pone con la rigenerazione specificando quanto pesa la riconversione degli spazi a nuovo uso e quanto l’occupazione e nuova vitalità degli spazi vuoti;
  • Quali costi intende coprire l’amministrazione con gli 11 milioni;
  • Conoscere il numero delle proprietà con cui l’amministrazione si sta interfacciando per l’acquisizione degli spazi;
  • Sapere se e quando l’amministrazione presenterà un master plan che contempli al suo interno anche la viabilità, i parcheggi e il trasporto pubblico dell’area interrata e pertinente;

 

5.000 metri quadri da riqualificare possono sembrare tanti, ma rappresentano solo 1/7 della superficie immobiliare, suddivisa in 4 PAC, pari a 35542 mq.

Il Sindaco è stato molto chiaro sulle origini del progetto: le richieste avanzate dall’università nel far fronte all’aumento di iscrizioni, per cui via Prasecco non basta più. Bene che ci sia sinergia territoriale sulla crescita e attrattività, ma ritengo opportuno che si intervenga anche con un Master Plan che permetta di avere una visione più armonica del progetto stesso, in modo che gli interventi possano spalmati e dilazionati nel tempo. Significa andare a pianificare la viabilità oltre allo scenario che “gli studenti universitari verranno prevalentemente in treno”.

Nell’interrogazione di lunedì abbiamo scoperto che è previsto un’implementazione dei parcheggi e che, a breve, verrà introdotta una nuova linea “U” per migliorare i collegamenti tra stazione e università.

Master Plan significa guardare anche alla rete di servizi e incontro sociale.

Totalmente assente invece la voce di investimento del verde. L’assenza di risorse economiche a riguardo si rilevava già a una prima lettura del documento per lo studio di fattibilità. Fare un masterplan significherebbe prevedere ora le aree verdi che potranno essere implementate nel tempo. Va ricordato che lo stesso Gino Valle aveva previsto tutta una parte di verde che non ha mai trovato la sua piena realizzazione. Un vero progetto di rigenerazione deve necessariamente contemplare il verde come elemento di bellezza e quindi lotta al degrado. La bella architettura e la buona pianificazione urbanistica sono elementi dal grande impatto sociale perché vanno ad incidere sulla qualità di vita delle persone.

Un tema rilevante è quali spazi andranno ad essere presi per creare il nuovo polo universitario.

Se domenica (11.02.2024) si è appreso dalla stampa che si contempla lo spostamento del biennio Leopardi-Majorana dal Bronx alla zona Sacro Cuore (via Colvera, ex casa della fanciulla), in consiglio comunale abbiamo appreso che l’edificio interessato sarà quello dove oggi sono allocate l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia del Territorio, il Centro per l’Impiego, l’Ubi Factor Spa, ed F2A Fis Antex. Agenzia delle Entrate e Agenzia del Territorio sono le uniche con contratto di locazione a Termine. Dove andranno? Il sindaco Ciriani ha indicato in Consiglio di fare apposita interrogazione.

La rigenerazione del Bronx, come l’università, sono temi importanti per il futuro della città. Non è un caso, quindi, che l’annuncio del sindaco alla corsa per le europee sia stata l’occasione per illustrare lo scenario che, in caso di elezioni, Ciriani possa fare l’assessore con delega sul progetto “Centro Direzionale Galvani”.

Irene Pirotta