Dopo il parere positivo della sovrintendenza romana che autorizza il taglio dei tigli nell’ambito della rigenerazione urbana dell’ ex-fiera, in qualità di Consigliera Comunale porto all’attenzione della cittadinanza alcuni punti:
Il primo è che “un parere è un parere, non è legge”, quindi può sempre essere impugnato.
Il secondo punto riguarda il PNRR e le tempistiche per il taglio degli alberi, sempre che si troverà l’azienda disposta a farlo.
Mi spiego.
Il PNRR ha tempistiche strette per l’amministrazione e penali severe per l’azienda aggiudicataria responsabile di eventuali ritardi.
Le tempistiche procedurali sono le seguenti:
- 30 luglio 2023, termine per la stipula del contratto di affidamento dei lavori;
- 30 settembre 2023, termine di conclusione gara per individuare l’appaltatore;
- 31 dicembre 2023 consegna del cantiere e avvio dei lavori.
Io credo che tra INFLAZIONE, COSTO DEI MATERIALI e CONFLITTUALITA’ CITTADINA il rischio che la gara vada deserta sia tutt’altro che remoto.
Per capirci: se non c’è un’azienda appaltatrice nessuno taglierà gli alberi!
A questo va aggiunta la revisione del PNRR che sta animando, in questi giorni, la discussione tra Governo e Parlamento. Revisione che avrebbe delle ripercussioni anche sulla missione 5 relativa alla rigenerazione urbana nella quale ricade anche l’opera “rigenerazione ex-fiera” (finanziata per 10 milioni da PNRR e 12 da mutui e altri finanziamenti)
Personalmente la grande amarezza, mia e dei cittadini che rappresento, è stata quella di non poter partecipare alla costruzione del progetto. Amarezza che è aumentata nel momento in cui si è realizzata la totale indisponibilità da parte di questa amministrazione, in particolare dall’assessore Cristina Amirante, nella condivisione del progetto.
La cronistoria:
- Ad aprile 2022 viene fuori la prima bozza di progetto sulla ex-fiera.
- Dopo una serie di accessi agli atti, come Partito Democratico depositiamo un’interrogazione il 4 maggio 2022 per conoscere il futuro delle associazioni sportive in vista della riqualificazione del centro Polisportivo Gino Rossi. In questa data l’opera è già PNRR!
- Il 13 giugno l’interrogazione viene discussa in Consiglio Comunale(la potete recuperare sul mio canale YouTube a questo link ). L’assessore Amirante, con delega all’urbanistica, risponde che “non taglieremo gli alberi e faremo un living lab”. Nella dichiarazione di soddisfazione, esprimo le mie perplessità sulla conservazione del patrimonio arboreo.
- Il 5 agosto 2022 l’Ordine degli Architetti e Paesaggisti scrive al comune in merito all’opera di rigenerazione “ex-fiera” evidenziando come, stante la rilevanza urbanistica ed economica del progetto, la procedura più indicata sarebbe il “concorso di progettazione” e non la procedura ristretta;
- Il 12 agosto 2022 il RUP (responsabile del procedimento) risponde all’Ordine dicendo che il bando è PNRR e quindi, per non appesantire la pratica dal punto di vista burocratico, si è ritenuta più opportuna e corretta la procedura ristretta;
- Il 19 agosto 2022 l’assessore all’urbanistica, Cristina Amirante, rilascia sulle pagine del Messaggero Veneto dichiarazioni in cui descrive la sottoscritta consigliera come “dilettante allo sbaraglio, senza competenze, che ostacola il lavoro degli uffici e li denigra facendo un continuo accesso agli atti”. Nella stessa intervista ribadisce che “ci sarà il LIVING LABper far partecipare la popolazione studentesca e sportiva di Pordenone e provincia alle fasi progettuali”.
Ripeto, a me e ai cittadini di Pordenone sarebbe piaciuto molto partecipare alla progettazione per dire al progettista: “riesci a tutelare la piastra da basket? Sai, è un bello spazio funzionale che è appena stato sistemato (e inaugurato) a giugno 2021 e di cui siamo molto grati”.
“Anche gli alberi sono un valore, riusciamo a valorizzarli con un nuovo progetto?” Qualcuno, sicuramente, anche per le conseguenze di una demolizione del fabbricato, sarebbe stato sacrificato ma la progettazione sarebbe stata diversa, soprattutto condivisa!
Purtroppo non c’è stata mai la volontà di condividere il progetto con i cittadini, con l’opposizione e neanche tra gli stessi uffici del comune. Il caso sul verde è paradossale.
Poi, Alessandro Ciriani è il Sindaco. Ha le spalle larghe e i ranghi serrati. Farà quello che crede perché sa che molto spesso le persone hanno la memoria corta. Se e quando riuscirà a tirare su il nuovo progetto ex-fiera probabilmente le persone diranno “che bello” dimenticandosi di questi giorni.
Ma potrà anche succedere che tiri su questo bel progetto, non venga riempito (nessuno sta parlando della riforma del III settore che rischia di far sparire tante realtà associative per la burocrazia) e Ciriani venga ricordato per questo progetto divisivo quanto l’attuale Bronx, perché il nodo è proprio nella condivisione.
Signor Sindaco, è davvero sicuro voler tirare dritto ad ogni costo?
Perdere i fondi PNRR è un problema? Se guardiamo il parcheggio di Piazza del Popolo non sembra. Qui si rimandano indietro 4,1 milioni di euro di PNRR per rinunciare ad un progetto che ne richiederebbe almeno 12.
Caro Alessandro Ciriani, le do anche una bella notizia.
L’Europa ha talmente tanti soldi che non sa come spenderli.
Se lei è europeista veramente, come sta cercando di riposizionarsi il suo partito, saprà anche che nei corridoi europei si sta facendo larga l’ipotesi di creare un’Europa sempre più federalista a partire da un piccolo nucleo di stati per cui NEXT GENERATION EU potrebbe diventare una misura permanente che aiuterebbe davvero nei progetti di qualità.
Io in questa visione ci credo e ci spero, perché l’Europa è molto più di un bancomat!
E’ una nuova frontiera di condivisione e opportunità.
Questa, forse, è la vera differenza tra sinistra e destra, tra nativi europeisti e nazionalisti divenuti europei.
Signor Sindaco, davvero, ci pensi a metterlo nel cassetto questo progetto e a riutilizzarlo altrove.
Cosa pensa di fare in via Interna quando la caserma dei pompieri verrà dismessa?
Lei dice che è complicato, che è un’area privata.
Diciamolo ai cittadini che le aree private non rappresentano un limite se c’è visione e progettazione. Un esempio è l’area ex-Tomadini acquistata dal comune per 800.000 euro mentre per l’area ex-Amman la sua amministrazione ha rinunciato ad investire un milione di euro per renderla pubblica.
La caserma, una volta dismessa, avrà davvero bisogno di un intervento di rigenerazione urbana, come ne avrebbe bisogno il Bronx o la caserma Mittica, perché rigenerare è molto più che riqualificare. Rigenerazione significa dare nuova vita a uno spazio abbandonato e degradato. E’ questo per lei la ex-fiera?
Domande e riflessioni, non banali, da una Consigliera che cerca di espletare il suo ruolo, di indirizzo e controllo, nell’esclusivo interesse dei cittadini.
Cordialmente
