Collaborare con i privati è una strada per aumentare la produzione di energia rinnovabile. Bene che l’amministrazione abbia fatto proprio il nostro ODG al PAESC relativo ad accordi di partenariato pubblico privato e investimenti partecipati.
Ieri sera, in consiglio comunale abbiamo approvato il PAESC (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima), un documento che verrà condiviso con le amministrazioni dei comuni di Porcia, Cordenons e Roveredo in Piano tramite un protocollo di intesa.
In parole semplici significa creare una rete tra amministrazioni (definita area vasta) che metta insieme risorse, economiche ed umane, e strategie affinché si possa avere un ambiente meno inquinato e più sostenibile.
E’ vero, è una goccia se confrontata a livello globale, ma le gocce, moltiplicate, diventano onde, oceani.
I dati riportati ieri in consiglio comunale, e già illustrati nel corso della seconda commissione, hanno mostrato che le buone pratiche messe in campo dalle amministrazioni pubbliche impattano nella riduzione delle quantità di emissioni inquinanti, ma queste sono nettamente inferiori a quelle prodotte dai soggetti privati.
Le battaglie si vincono assieme, a partire dalla collaborazione tra pubblico e privato. Per questa ragione ho presentato un ODG alla delibera che stimolasse l’amministrazione a interfacciarsi con i privati per finanziare progetti che possano aumentare la diffusione delle energie rinnovabili sul nostro territorio.
Si può lavorare sul partenariato pubblico privato coinvolgendo le imprese che fanno utili, profitti nel settore dell’energia. Si può lavorare con processi partecipati, che coinvolgano piccoli investitori privati (per esempio i cittadini del centro storico che per vincoli paesaggistici e architettonici non possono istallare il fotovoltaico sul tetto) nella realizzazione delle comunità energetiche.
Sono soddisfatta che l’amministrazione abbia fatto proprio questo ODG, perché la collaborazione con i privati è una strada per aumentare la produzione di energia di prossimità che può incidere nella riduzione dei costi di produzione dell’energia stessa. Energia a Km 0 significa contrastare il fenomeno della povertà energetica e aumentare la libertà energetica di un’area, una città un Paese, con benefici per tutti, per il portafoglio, per l’ambiente, per la giustizia sociale: chi vive in abitazioni energicamente meno efficienti è anche chi ha bisogno maggiormente di contenere i costi di riscaldamento ed energia.
Ho presentato un ODG che ricordasse anche come tutti, indipendentemente dalla bandiera politica, possono dare una mano nella corsa ai cambiamenti climatici. Lo si può fare recuperando idee di chi ci ha preceduto (come la copertura con il fotovoltaico dei parcheggi di Pordenone), o permettendo la discussione nei tempi congrui: abbiamo una mozione relativa all’istituzione di un fondo rotativo fotovoltaico depositata il 22.03.2022 e mai discussa per via dell’organizzazione dell’ordine dei lavori.