DUP a Pordenone e andamento delle imprese: il futuro non è roseo

20 Settembre 2024

18.09.2024 la minoranza imbavagliata nel tempo. 3 minuti per ciascun consigliere sono tempi che alimentano la democrazia? Ecco alcune ombre sull’andamento delle imprese che non sono state illustrate nel DUP e di cui bisognerebbe tenerne conto

Nel consiglio comunale del 16 settembre non ho potuto intervenire sul DUP, il documento di programmazione dell’amministrazione perché esaurito il tempo di discussione del gruppo consiliare del PD, frutto della somma di 3 minuti per ciascun consigliere comunale.

Volevo parlare di demografia, di come un territorio che soffre di inverno demografico sia, nel lungo periodo, un territorio politicamente irrilevante.

Dati demografici DUP 2025-2026

Per parlare di natalità seriamente, di servizi per la famiglia, è necessario leggere i trend del mercato del lavoro.

L’amministrazione ha dato un quadro forse troppo positivo relativo all’aumento delle aperture delle attività produttive. Se cresce il numero assoluto, ne va poi letta la qualità. Scende il settore manifatturiero (da 355 del 2020 a 346 del 2023 ).

Scende il commercio all’ingrosso e al dettaglio  che ha dati costantemente in discesa dal 2012 (dati riportati del DUP 2024-2026).

Sale il settore delle costruzioni, delle attività di servizi  e professionali e dell’agricoltura.

Andamento delle imprese a Pordenone (DUP 2024-2026)

Abbiamo indici importanti di come l’economia del territorio sia sempre più precaria, fatta di partite IVA (il 70% delle imprese attive ha un valore della produzione assente mentre il 43,5% sono imprese individuali ).

Dalla contrazione delle attività di alloggi e ristorazione (per la prima volta nel triennio) leggiamo come la capacità di spesa delle famiglie stia diminuendo: d’altronde l’inflazione la sentiamo tutti.

dati imprese DUP 2025-2027

I 500.000 euro messi sul tavolo per i distretti del commercio rischiano di essere acqua di rose se non si fa una strategia seria per il territorio che coinvolga tecnologia e urbanistica. Le scelte urbanistiche fatte di parcheggi, viabilità, aree di sosta o aggregazione sono funzionali a “portare traffico” anche in aree meno centrali. Problemi che sembrano lontani all’amministrazione concentrata ad accendere luci Piazza della Motta ormai snaturata della vivacità commerciale delle origini. Anche l’ironia usata dal Sindaco Reggente, Alberto Parigi, sulla proposta di chiudere, una volta all’anno, Viale Marconi è indice della vera sensibilità all’economia reale del territorio.

A proposito, qualcuno si è accorto che è in continua crescita il dato di “persone con cariche d’impresa”  la cui nazionalità è di origine straniera ? Sono il 15% delle nostre imprese! Un dato utile per il PIL  e per riflettere sullo ius scholae. Parigi, invece di fare la critica sterile alle manifestazioni del pensiero libero, avrebbe dovuto ascoltare le parole di Ndela Serr, dell’Associazione Immigrati Pordenone “anche noi contribuiamo al PIL. La sicurezza che chiediamo è nel lavoro, nella casa e nelle scuole”.

Forse l’agenda politica di tutti noi  dovrebbe partire da qui.

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