
Con il consiglio comunale del 22 luglio l’Europa entra finalmente, a tutti gli effetti, nel consiglio comunale di Pordenone.
Avere un eurodeputato in città, come ho ribadito in consiglio , è un onore ma era inevitabile interrogarsi e discutere in consiglio sull’opportunità di ricoprire il doppio ruolo di eurodeputato e assessore. Per quanto mi riguarda, per il senso reverenziale che ho nei confronti dell’Europa e delle istituzioni, NO!
L’ho fatto con un lungo discorso che purtroppo è stato interrotto a 5 minuti per cattiva organizzazione dei lavori del consiglio. Siamo arrivati in consiglio comunale senza avere indicazioni precise sul minutaggio delle discussioni.
Disorganizzazione che ha fatto andare i lavori lunghi a cui si è aggiunto la mozione d’ordine del consigliere Ribetti per rinviare la discussione delle interrogazioni (inizialmente previsto di un’ora), facendo perdere ulteriori 40 minuti di commissione capigruppo. Per effetto della Commissione Capigruppo ho potuto discutere subito l’interrogazione sull’adesione alla rete BELC (costruire l’Europa con gli amministratori locali) ma ho dovuto aspettare le 23:30 per discutere l’interrogazione sull’organizzazione dei nuovi stalli per disabili davanti a Cinemazero, considerando la realizzazione del nuovo padiglione polifunzionale. Discutere un’interrogazione così delicata alle 23:30 è una vergogna! (click qui per ascoltare)
La pianificazione degli stalli per i disabili non è un capriccio né un privilegio. E’ una necessità primaria per chi ogni giorno affronta il mondo in salita. La normativa prevede che siano strettamente collegati agli edifici pubblici, in modo diretto.
Se hai un centro culturale non puoi pianificare gli stalli per i disabili al di là di una ciclabile e di un marciapiede. I parcheggi disabili dovrebbero essere in continuità con le rampe di accesso.
Pordenone è apripista e fiore all’occhiello per la cultura dell’inclusione, e l’evento tenuto il 2 luglio a Pordenone dalla consulta regionale per i disabili ne è l’esempio. Io, ieri, nella discussione dell’interrogazione ho fatto una proposta: che in commissione urbanistica, quando si discutono i progetti relativi alla pianificazione urbanistica e alle opere pubbliche, ci sia sempre una rappresentanza della consulta per i disabili. Sarebbe un occhio critico e importante nella pianificazione della città per renderla davvero inclusiva e accessibile.
Io comunque, mercoledì e sabato torno in piazza con il mio punto di domanda a fianco del Partito Democratico. Sarò in piazza a raccontare il consiglio comunale tenuto ieri. E’ un impegno che ho deciso di prendermi e ho illustrato nelle sedi assembleari del Partito Democratico. Il consiglio comunale deve uscire dalle sedi del consiglio comunale. I consiglieri comunali devono stare sulla strada e tra la gente. Il sindaco ieri, ha parlato di tornare al voto tra 6/8 mesi. E’ tempo di rimboccarsi le maniche a partire dai temi e dalle persone.
Consigliera Comunale
Dr.ssa Irene Pirotta
NB: di seguito il discorso integrale tenuto in occasione della delibera 32/2024
Discorso delibera 32/2024 – dd 22 07 2024
Accertamento condizioni di candidabilità ed eleggibilità degli assessori comunali- Alessandro Ciriani assessore esterno con delega in materia di “Politiche di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”;
<< Che dire di questa delibera, Benvenuta Europa!
Sono una convinta europeista, una nativa europea, e per me è un onore stare in questo consiglio comunale alla presenza di un Eurodeputato, segno che l’Europa è a tutti gli effetti parte del nostro diritto interno.
Per la mia generazione (sono del 1985) l’Europa è la massima espressione di Pace e Libertà, dalla circolazione delle persone, allo scambio delle merci, alla tutela dei diritti.
Grazie all’Europa il nostro continente ha conosciuto il più lungo periodo di pace, libertà e prosperità di tutta la sua storia.
L’Europa di Pace e libertà trova le sue radici nel manifesto di Ventotene (1941), steso da alcuni intellettuali esuli per via del fascismo. Tra questi, Altiero Spinelli a cui oggi è dedicata la sede di Bruxelles del Parlamento Europeo.
Parlo di Europa perché siamo qui ad approvare questa delibera conseguente al fatto che lei, Alessandro Ciriani, ha avuto il merito e l’onore di essere eletto eurodeputato, con 44.000 preferenze, per il nostro territorio: Pordenone e il Friuli Venezia Giulia.
E da convinta europeista, per il rispetto reverenziale che ho verso l’Europa e le Istituzioni, nutro delle perplessità sull’OPPORTUNITA’ che lei, come eurodeputato, rimanga in giunta in qualità di assessore.
Quale vantaggio può averne la città di Pordenone, il territorio Pordenonese, la regione FVG da una figura sovraccarica di ruoli? Cosa sacrificherà: il Comune o l’Europa?
Questo sacrificio sarà forse funzionale al suo percorso di prossimo governatore del Friuli Venezia Giulia?
La Legge glielo consente, può farlo. Ma io chiedo a lei, e a tutti i membri di questo consiglio comunale, è opportuno che un eurodeputato sia anche assessore?
La sua scelta, di dimettersi da Sindaco e rimanere in giunta come assessore, farà bene alla nostra democrazia, sempre più malata come il tasso di astensionismo ci racconta?
Vede Onorevole Ciriani, per me il RISPETTO DELLE ISTITUZIONI è un valore non negoziabile come ho dato prova in occasione della visita istituzionale della nostra presidente del Consiglio (8 marzo 2024)
Credo che la sua scelta di rimanere in giunta come assessore ed eurodeputato sia una forzatura, un errore che fa gettare la maschera sul fatto che non esiste nessuna lista civica del sindaco ma solo Fratelli d’Italia, e come Fratelli d’Italia usate le istituzioni in modo arrogante ed incestuoso. Il senso istituzionale è la grande differenza tra NOI DEL PARTITO DEMOCRATICO E VOI, PATRIOTI DI FRATELLI D’ITALIA e vi porto le prove.
- Pordenone e l’Emilia Romagna: lei rassegna le dimissioni dopo 2 anni e mezzo di mandato obbligando la città a tornare al voto, non si sa ancora quando. L’Emilia Romagna di Bonaccini tornerà al voto dopo esattamente 10 anni di mandato, perché Stefano è stato eletto a novembre 2014 e a novembre 2024, l’Emilia Romagna tornerà al voto
- Lei ha rassegnato le dimissioni a questo consiglio comunale tramite una mail e un comunicato stampa, senza un minimo di discussione, comunicazione preliminare a questa assemblea, eppure ha avuto l’occasione del consiglio comunale del 24 giugno.
Stefano Bonaccini (più di 390.000 preferenze), invece, ha relazionato le sue dimissioni in consiglio regionale il 26 giugno, fornendo le tempistiche con le quali si sarebbe dimesso e le indicazioni di quando la regione tornerà al voto
- Voi siete quelli che vi celate dietro il nome di una lista civica salvo poi fare i bagagli e cumulare incarichi per le “chiamate di partito”, lei eurodeputato e assessore ma anche qui al mio fianco dovrebbe esserci l’onorevole consigliere Loperfido , che oggi, come altre volte è assente.
- Noi siamo quelli che abbiamo il senso istituzionale e concludiamo i mandati :
- Antonio De Caro (500.000 preferenze) conclude il mandato di sindaco di Bari e Presidente ANCI
- Matteo Ricci, sindaco di Pesaro (104.000 preferenze) si è appena dimesso da Presidente AIL (autonomie locali italiane) perché crede nel valore che i sindaci siano a guidare gli enti locali
- PierFrancesco Maran , assessore alla casa di Milano, (45.000 preferenze) si è dimesso per fare l’eurodeputato e seguire il tema della casa e dell’housing sociale in Europa
Noi del Partito Democratico siamo questi qui, quelli che sanno quando togliere la maglia politica perché quando sei istituzione, sindaco o presidente, sei istituzione di tutti, anche di chi non ti ha votato.
L’esempio di senso istituzionale è arrivato ieri anche da un illustre democratico come Joe Biden, Presidente che ha saputo mettere da parte l’orgoglio nell’interesse del Paese, lezione da cui la stessa Presidente Meloni dovrebbe apprendere ( il caso Ursula Von Der Lyen è emblematico)
Questi sono i modelli a cui guardo, che ci meriteremmo tutti e per i quali oggi sono fiera di appartenere alla comunità del Partito Democratico, come partito plurale, europeista, istituzionale e non populista. >>