Cesena 21 luglio: tra ricordi e futuro

21 Luglio 2024
21 luglio 2024 Cesena-Pordenone: tra ricordi e futuro.
Ieri a Cesena è partita ufficialmente la campagna elettorale per le regionali dell’Emilia-Romagna con Michele de Pascale affiancato da Stefano Bonaccini ed Elly Schlein.
Un anno fa a Cesena, in occasione di #energiapopolare, mi trovavo a parlare della solitudine sul mio territorio: Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia.
Siamo passati da un territorio dimenticato da tutti, a un territorio che ha visto passare tutti i candidati alle europee, Segretaria inclusa, come non si vedeva da tempo. E’ stato un gesto di cura non da poco, tutt’altro che scontato.
Dopo un anno io torno nel limbo delle elezioni amministrative: senza scadenze (quando Pordenone andrà al voto) con tante voci sui papabili candidati.
Io vorrei, davvero, che si ripartisse dai temi prima che dai nomi. Sarebbe più semplice per definire i punti cardinali che uniscono .
Pordenone, storicamente, è sempre stata apripista su molte cose, ne cito due: le barricate di Torre contro il fascismo (1921) e il fenomeno Fratelli d’Italia (primo sindaco quando avevano ancora il 2%).
Ora, Pordenone, può essere apripista anche nel modo di fare politica? Più di ascolto, di persone, e meno di muri e arroganza?
Domani, Lunedì 22 è convocato il consiglio comunale.
Mi troverò il Sindaco Alberto Parigi dopo aver appreso da una mail e un comunicato stampa le dimissioni del ex sindaco, neo eurodeputato Alessandro Ciriani Nessun passaggio, dopo le elezioni europee, è stato fatto per dire “saluto il Consiglio e mi dimetto da sindaco “.
Vuol dire proprio che la considerazione del consiglio comunale è meno di zero…
Sarò all’antica, ma il senso istituzionale per me è altra cosa. E’ soprattutto nei gesti per cui non basta autodefinirsi patrioti